Prima di pubblicare l'ultima tappa del corso patchwork, voglio segnalarvi un libro che ho appena finito e che è stato una rivelazione sul fatto che non sono un marziano, ma una mamma come tutte le altre...
Cecilia Chiara Santamaria
QUELLO CHE LE MAMME NON DICONO
Rizzoli
Il sentimento tra una madre e un figlio non è sempre rosa come lo descrivono. Come tutte le storie d’amore, anche questa è imperfetta, sgangherata, con alti e bassi continui. Diventare genitore è difficile, racconta l’autrice, ma sono in pochi a dire le cose come stanno. La frase ricorrente è “è un po’ faticoso, ma con un bambino è così”. Non esiste però un così universale, ogni storia è a sé: c’è la mamma che si ritrova istantaneamente felice non appena prende il suo neonato tra le braccia, adora girare col passeggino e fare l’aeroplanino col cucchiaio, e poi ci sono tutte le altre, come Chiara. Che, nel momento in cui scopre di essere incinta si pone una sfida: riuscirà a far convivere pacificamente pannolini e aperitivi, viaggi e pappe, ma soprattutto se stessa e il pupo?
Un nuovo sguardo, ironico, divertito e coraggiosamente sincero, sull’essere mamme oggi, le gioie e i dolori, le contraddizioni e le soddisfazioni, dall’autrice di Ma che davvero?, uno dei blog sulla maternità più cliccati della rete.
Lei ha 27 anni e crede nel mojito, nella carriera, nel suo uomo e nei viaggi improvvisati. La nana ha cinque settimane e abita la sua pancia. Scoprirlo è uno shock, soprattutto se nell’immaginario collettivo “fare la mamma” appare un’attività totalizzante, incompatibile con libertà, sogni, ambizioni e diverse sfaccettature della propria personalità. L'autrice-protagonista decide di affrontare la situazione armandosi di buoni propositi, ma soprattutto di ironia e sarcasmo.
Qui si sostiene che è buono e giusto conservare la parte migliore di sé - quella divertente, folle, avventuriera - anche dopo un figlio. Che l'istinto materno a volte arriva e altre è in ritardo. Ma anche che esistono momenti neri che nessuno racconta, che dopo un mese di neonato ne servirebbero tre di psicoterapia, che ogni tanto è perfettamente normale rimpiangere il “prima”.
Dimenticate la mammina che chiama il figlio “angioletto” anche se non dorme da quindici settimane, quella che considera il parco giochi una botta di vita e quella che decanta le gioie delle vacanze coi nonni. Preparatevi a scoprire la verità, tutta la verità riguardo alla vita col pupo, e anche gli esilaranti retroscena di pappe, giochi e ninne nanne.
Un libro dedicato alle donne che si sentono troppo giovani per fare figli, a quelle che ci pensano ma non hanno idea di cosa le aspetti, a quelle che già ne hanno e certe volte, con tutto l’amore del mondo, vorrebbero fuggire alle Bahamas.
2 commenti:
L'ho letto anch'io: bellissimo, istruttivo, illuminante e divertente.
Baci,
Vero
io l'ho letto in 2 giorni....bellissimo...questo è talento!!! aspetto il prossimo...nel frattempo mi leggo il blog!!
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